«Il calcio è un linguaggio con i suoi poeti e prosatori», diceva Pasolini. Bane: qui non si parla dello sport dei tifosi, di quelli che tengono per una o per l’altra parte in maniera cieca e come se la cosa potesse risolvere loro le frustrazioni dell’esistenza.
Qui si parla di calcio, del gioco, di chi lo nobilita con un gesto tecnico, di chi non lo avvilisce col tifo ultrà.